‘There’s a lot in this chap’ William Walton (1902-1983)
Il testo che segue è tratto da “The Resonance of a Small Voice: William Walton and the Violin Concerto in England between 1900 and 1940”, di Paolo Petrocelli, pubblicato dalla Cambridge Scholars Publishing nel 2010.
William Turner Walton nacque ad Oldham il 29 Marzo del 1902 e divenne sin dai primi anni d’età cantore del coro diretto dal padre, dal quale ricevette una prima educazione musicale. “A special musical talent was early in evidence: his mother reported he could sing phrases from Messiah before he could speak.” William fu dapprima avviato, senza successo, allo studio del violino e poi a quello del pianoforte, per il quale dimostrò di possedere maggiore abilità.
La nascita dei due nuovi fratelli, Nora nel 1908 e Alec nel 1910, portò la famiglia Walton ad affrontare sempre maggiori difficoltà economiche e così solo Noel, il maggiore dei quattro figli, poté frequentare la “grammar school”; William dovette studiare invece presso la “local board school”. Il futuro del giovane sembrava così compromesso, sino a quando nel 1912 il padre lesse su un giornale locale un annuncio dell’Università di Oxford: la Christ Church Cathedral ricercava giovani cantori. William venne così iscritto all’audizione.
La notte precedente la partenza per Oxford, Charles Walton spese però sconsideratamente il denaro necessario per l’acquisto del biglietto ferroviario. “One can imagine the humiliation Louie Walton must have felt when she discovered that the money for the tickets had all spent on booze. She took over decisively. Cash had to be borrowed from greengrocer.”
Quando William e la madre raggiunsero Oxford, le audizioni erano ormai terminate. Tuttavia quest’ultima riuscì a convincere l’organista Henry Ley ad ascoltare il giovane candidato nell’esecuzione di O Lord our Governor, di Benedetto Marcello.
All’età di dieci anni, William Walton divenne membro della Christ Church Cathedral School di Oxford, lasciando così l’intera sua famiglia ad Oldham.
Il decano della Christ Church, Thomas Strong, comprese da subito il talento musicale del giovane e ne seguì la formazione con particolare attenzione, anche durante i difficili anni della Prima Guerra Mondiale. Dr Walker e Dr Iliffe lo avviarono poi allo studio dell’armonia e del contrappunto. A partire dal 1914 William lavorò alle sue prime composizioni, Variations for Violin and Piano on a chorale by J.S.Bach, Choral Fantasia e Litany, su un testo del poeta Phineas Fletcher.
Tuttavia è il Piano Quartet, scritto tra il 1918 e il 1919, dedicato al decano Thomas Strong, ad essere generalmente riconosciuto come la sua prima opera di assoluto valore artistico. “There are echoes in it of Elgar and Frank Bridge as well as the new European masters Ravel and Stravinsky, but the authentic Waltonian voice is already audible, in the romantic sweep of the quartet’s melodies, the pungency of its rhythms and the recurring evidence of a musical mind struggling with formal problems.” Durante la permanenza ad Oxford, Walton entrò in contatto con i fratelli Sitwell e nel 1920, dopo aver abbandonato l’università senza esser riuscito a conseguire il Bachelor of Music degree, ne accettò entusiasticamente l’invito a trasferirsi presso la loro abitazione di Londra.
I tre Sitwell, la poetessa Edith, lo scrittore Osbert ed il critico d’arte Sachervell, diedero vita a partire dagli anni Venti ad un vero e proprio circolo artistico e letterario, che riuniva tra gli altri i poeti Wilfred Childe, Frank Prewett, Vivian de Sola Pinto e Siegfried Sassoon. Walton entrò così in contatto con i maggiori esponenti della cultura letteraria -musicale inglese ed europea
di quegli anni, dimostrandosi da subito capace di ambientarsi in quella per lui nuova realtà artistica ed intellettuale.
Divenne così un “adopted or elected brother” dei Sitwells, assieme ai quali condivise intense esperienze umane, artistiche e culturali, che contribuirono senza dubbio alla formazione del Walton adulto. Fu assieme a loro, nell’estate del 1921, che il giovane compositore valicò per la prima volta i confini del Regno Unito. I quattro soggiornarono a lungo in Italia, dalle cui bellezze Walton rimase assolutamente affascinato.
Rientrato in Inghilterra, si dedicò in stretta collaborazione con i Sitwells, tra il Novembre del 1921 e il Gennaio del 1922, alla scrittura di quella che tuttora viene considerata una delle sue composizioni più riuscite, Façade. L’opera abbina alla lettura da parte di una voce recitante di alcune poesie di Edith Sitwell, pubblicate nel 1918 all’interno dell’antologia letteraria Wheels, un accompagnamento di sei strumenti musicali: flauto, clarinetto, sassofono, tromba, violoncello, percussioni. “The music caricatured the popular song, the American fox-trot, and such European dances as the waltz and the polka. It mocked Rossini’s The Barber of Seville, the Swiss yodel, and Mozart’s Don Giovanni through parody.”
La prima esecuzione privata avvenne presso l’abitazione dei Sitwell al numero 2 di Carlyle Square, nel quartiere Chelsea di Londra; quella pubblica il 12 Giugno del 1923 presso l’Aeolian Hall di Londra. Walton tornerà a lavorare alla partitura di Façade nel 1927 e nel 1942, per stabilire la versione definitiva nel 1948, in occasione della pubblicazione.
Durante gli anni Venti il giovane compositore si andava così gradualmente affermando sulla scena musicale britannica ed europea. Nel 1923 infatti, in occasione del primo International Society of Contemporary Music Festival tenuto a Salisburgo, venne eseguito dal McCullagh Quartet il suo String Quartet Op.1 , scritto tra il 1920 e il 1923. A Salisburgo Walton conobbe il compositore austriaco Alban Berg, che non esitò nel presentarlo al suo maestro, Arnold Scoenberg “an experience from which, happily, he (Walton) emerged with only slight traces of atonalism.”
Maggiore influenza ebbe invece l’incontro con George Gershwin, dalla cui musica Walton rimase da subito sedotto e a cui certamente si ispirò per la scrittura, tra il 1923 e il 1924, della sua Fantasia Concertante per due pianoforti, jazz band e orchestra. L’opera tuttavia non venne mai eseguita e con l’abbandono dello stile jazz da parte del compositore, il
manoscritto venne distrutto. Nuovo successo ebbe poi nel 1926 , all’International Society of Contemporary Music Festival di Zurigo, dove il 22 Giugno presentò l’ouverture orchestrale Portsmouth Point, dedicata al poeta Siegfried Sassoon, uno dei suoi più generosi sostenitori finanziari. “The composition is filled with salty tunes suggesting nautical melodies of eighteenth century and the vigorous rhythms of sailor dances; Constant Lambert also finds the influence of Catalonia sardanas in some of the material.” Nello stesso anno scrisse poi una composizione per orchestra da camera, Siesta, dedicata a Stephen Tennant, amante di Sassoon e quarto figlio di Lord e Lady Glenconner, malato di tubercolosi.
Nel 1927 Walton tornò a lavorare a quella che originariamente era la partitura di un balletto, rifiutato da Diaghilev l’anno precedente, sviluppandola in una composizione per orchestra e pianoforte obbligato, la Sinfonia Concertante, che ricevette la prima esecuzione pubblica il 5 Gennaio del 1928 presso la Queen’s Hall di Londra . Walton dedicò ciascun movimento ad uno dei tre Sitwell: il primo movimento “To Osbert”, il secondo “To Edith”, il terzo “To Sachie”.
All’amica Christabel McLaren dedicò invece il Concerto per Viola, che scrisse tra il 1928 e il 1929 in Italia presso la tenuta invernale dei Sitwells ad Amalfi. Il Concerto fu commissionato dal virtuoso Lionel Tertis, che tuttavia rifiutò poi di eseguirlo a causa delle troppe innovazioni di linguaggio. Fu così Paul Hindemith, che Walton aveva conosciuto a Salisburgo, il violista solista della prima esecuzione pubblica del 3 Ottobre del 1929 presso la Queen’s Hall di Londra.
Il Concerto, costituito da un inusuale primo movimento lento, un secondo di scherzo ed un terzo di allegro, divenne presto uno dei più apprezzati del repertorio violistico. Lo stesso anno il compositore ricevette un’altra commissione, questa volta da parte della BBC “the first commission ever offered to a composer to write a work specifically for broadcasting.”
Walton realizzò così l’oratorio Belshazzar’s Feast per coro misto, baritono solo e orchestra, i cui testi tratti dalla Bibbia furono selezionati da Osbert Sitwell; la première si tenne l’8 Ottobre del 1931 al Leeds Festival, con la London Symphony Orchestra diretta da Sir Malcolm Sargent. Il ventinovenne compositore agli inizi degli anni Trenta veniva così pubblicamente riconosciuto come uno dei maggiori esponenti della cultura musicale inglese; i suoi lavori, grazie anche alle prime incisioni discografiche, cominciarono a conoscersi sempre più. Durante quegli anni Walton incontrò il suo primo grande amore, la baronessa Imma von Doernberg, assieme alla quale andò a vivere in Svizzera, ad Ascona. La loro relazione durò sino al 1934, anno in cui la baronessa lo abbandonò per seguire un medico ungherese.
L’amore per Imma ispirò certamente la scrittura dei primi due movimenti della sinfonia che Sir Hamilton Harty aveva commissionato a Walton nel 1932. Tuttavia fu proprio il graduale deterioramento del rapporto con Imma a determinare l’incapacità sempre maggiore nel compositore a terminare il lavoro. Caduto in uno stato di profonda depressione, Walton riuscì a ristabilirsi e trovare un rinnovato equilibrio grazie ad un nuovo incontro, quello con la viscontessa Alice Wimborne, la moglie di uno degli uomini più ricchi del Regno Unito, Ivor Guest, amico dei Sitwells.
Tra i due nacque un amore intenso, fondato su una particolare intesa umana, intellettuale ed artistica che contribuì a rigenerare le capacità compositive di Walton. Nell’Agosto del 1935 la sua Prima Sinfonia, iniziata nell’estate del 1932, fu completata ed il 6 Novembre venne pubblicamente eseguita presso la Queen’s Hall di Londra, riscuotendo un’incredibile successo. “The symphony is a complex work which employs elaborate harmonic and contrapuntal textures and a
profusion of terse theme.”8 Walton era divenuto il protagonista assoluto della scena musicale inglese. La relazione con Alice tuttavia non venne approvata dai Sitwells e così il compositore, dopo quindici anni di convivenza, decise di abbandonare definitivamente la loro abitazione. Durante questo periodo si dedicò alla composizione di musiche da film, Escape me never del 1934, As you like it 1936, Dreaming lips 1937, entrando così in contatto con diversi attori dell’epoca, tra cui Sir Laurence Olivier, con il quale instaurò un rapporto di profonda amicizia.
In occasione dell’incoronazione di Re Giorgio VI venne commissionata al compositore la scrittura di una marcia orchestrale, la Crown Imperial, che fu eseguita il 12 Maggio 1937 presso la Westminster Abbey di Londra durante l’ingresso della Regina Mary.
Walton era divenuto il compositore nazionale per eccellenza e in risposta a questo così alto riconoscimento scrisse una nuova cantata per coro ed orchestra, In honour of the City of London , dedicato al Leeds Festival Chorus.
La cantata venne composta nell’estate del 1937 durante il soggiorno, assieme ad Alice Wimborne, presso Villa Cimbrone a Ravello . Qui Walton si dedicò inoltre alla scrittura del suo Concerto per Violino, di cui in seguito parleremo approfonditamente.
Arrivarono poi gli anni della Seconda Guerra Mondiale e Walton venne arruolato come guidatore di autoambulanze per l’organizzazione britannica Air Raid Precautions, nella contea del Warwickshire. Nonostante il difficile momento storico egli continuò a dedicarsi alla composizione e nel 1940 completò il balletto in un solo atto The Wise Virgins , un’orchestrazione di alcuni movimenti di cantate di J.S.Bach, selezionate ed arrangiate dall’amico e collega Constant Lambert.
Lo stesso anno ricevette una commissione dalla Chicago Symphony Orchestra che lo impegnò, tra il mese di Luglio e quello di Dicembre, nella scrittura dell’ouverture orchestrale Scapino. “In 1941 Walton was called up, only to be exempted from military service in order to compose music for films deemed to be of national importance.”
In soli venti giorni, tra il 2 ed il 22 di Dicembre, lavorò con l’assistenza di Roy Douglas alla composizione delle musiche del film Next of Kin ; subito dopo realizzò le musiche di scena per Macbeth , in occasione di una rappresentazione dell’opera shakespeariana nel Gennaio del 1942 presso l’Opera House di Manchester, con il celebre attore di teatro John Gielgud.
Divenuto membro della Army Film Unit , ricevette nel 1942 una nuova commissione dalla BBC per la composizione delle musiche della commedia radiofonica Chistopher Columbus. Nello stesso anno scrisse ancora musiche da film per The Foreman Went to France, Went the Day Well?, e The First of Few , dal quale estrapolò il lavoro orchestrale Prelude and Fugue: The Spitfire (dal nome del titolo americano del film).
Nel 1943 lavorò al balletto The Quest, per la compagnia del Sadler’s Wells e l’anno successivo alla colonna sonora del film Henry V , prodotto, diretto ed interpretato dall’amico Laurence Olivier. Terminata la guerra, Walton dovette presto confrontarsi con il genio di un giovane compositore inglese, Benjamin Britten. Infatti “while Walton was doing his bit for the war effort and developing a new persona as an Establishment power-broking figure, agreeing to serve on various committees and councils and even putting his name to an impressive blueprint for a future National opera company at Covent Garden, Britten had been composing a string of masterpieces, culminating in his enormously impressive opera Peter Grimes, which was mounted at Sadler’s Wells in June 1945 only a month after the war in Europe ended.” Dopo avere completato il suo String Quartet No.2, che ricevette la prima esecuzione pubblica il 5 Maggio del 1947 presso la Broadcasting House Concert Hall, Walton decise di impegnarsi nella scrittura di un’opera, con la quale poter rispondere al Peter Grimes di Britten.
Incoraggiato dalla compagna Alice Wimborne e da una commissione della BBC, il compositore si dedicò dal 1947 alla creazione di Troilus and Cressida, opera in tre atti su libretto di Christopher Hassall. Il lavoro di scrittura venne però presto rallentato da sopraggiunti imprevisti e nuove commissioni, come la composizione delle musiche per il nuovo film di Laurence Oliver, Hamlet, che lo impegnò per tutto il 1947. Il 10 Aprile del 1948 Alice, nonostante i disperati tentativi di Walton di trovare nuove risorse economiche per assicurare costosissime quanto inutili cure mediche, morì a causa di un cancro ai polmoni.
Caduto in uno stato di profondo smarrimento, il compositore partì assieme all’amico pittore Michael Ayrton per un lungo soggiorno nell’isola di Capri, dove la pittrice svedese Ann Bergson cercò di rasserenarlo. Nel Settembre di quello stesso anno accettò poi di far parte di una delegazione della Performing Right Society, il cui compito era di convincere l’Argentina a firmare la Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, che stabiliva il riconoscimento reciproco del diritto d’autore tra le nazioni aderenti.
Fu durante la prima conferenza stampa a Buenos Aires che Walton incontrò quella che sarebbe divenuta la sua futura moglie, Susana Gil Passo. Il compositore poco dopo essersi presentato, le disse: “You will be very surprised, Miss Gil, to hear that I am going to marry you!”.
La giovane Susana, impiegata presso la segreteria stampa del British Council di Buenos Aires, rimase certamente disorientata da quelle parole, tuttavia affascinata dai modi di quell’eccentrico gentleman inglese, che ogni mattina per tutto il periodo della sua permanenza nella capitale argentina continuò a proporle di sposarlo. Sino a quando “ the conference came to an end, and William was due to return to England. On our last shopping expedition he was silent on the subject of marriage . When I enquired about this change of tactics, he said that, since I had not agreed to marry him, he probably marry one of the girls there who were waiting for his return. I panicked and blurted out, “ Please ask me just once more, just try.” He did, with a playful grin, because his ruse had worked. Suddenly we were in each other’s arms. It was our first kiss, and I
was just twenty-two.” I due si sposarono con rito civile a Buenos Aires il 18 Dicembre del 1948; il 20 Gennaio del 1949 seguì una cerimonia ufficiale con quattro ambasciatori e duecento invitati. “The long estrangement from the Sitwells ended after Lady Wimborne’s death and Walton’s subsequent marriage” dopo una breve permanenza a Londra, Walton decise assieme alla moglie di lasciare l’Inghilterra e trasferirsi stabilmente in Italia, nell’isola d’Ischia, dove acquistò la tenuta, Casa Cirillo.
Qui ultimò la scrittura della Violin Sonata, commissionata dal violinista Yehudi Menuhin nel 1947, strutturata in due soli movimenti: un primo in forma sonata ed un secondo costituito da sette variazioni. Tornò poi a lavorare alla partitura di Troilus and Cressida, che lo impegnò sino al 1954. La prima esecuzione presso il Covent Garden di Londra ricevette un assoluto consenso di pubblico e critica; Cecil Smith scrisse sul Daily Telegraph del 4 Dicembre 1954 che “ the first perfomance of Sir William Walton’s “Troilus and Cressida” was the proudest hour for British music since the premiere of Benjamin Britten’s “Peter Grimes” nine years ago.” Il compositore ricevette il cavalierato nel 1951 , divenendo così Sir William Walton e nel 1953, in occasione dell’incoronazione della Regina Elisabetta II, scrisse su commissione dell’Arts Council la coronation march Orb and Sceptre ed il corale Coronation Te Deum per due cori misti, coro di voci bianche, orchestra e banda militare.
Durante gli anni Cinquanta Walton continuò a ricevere numerosi riconoscimenti ed onorificenze ufficiali, come i due dottorati onorari dalle Università di Cambridge e Londra, che si andavano a sommare a quello ricevuto dall’Università di Oxford.
Nel 1955 tornò a comporre musica da film per il nuovo lavoro di Laurence Olivier Richard III e nel 1956 scrisse su commissione del Johannesburg Festival la Johannesburg Festival Ouverture . Lo stesso anno Sir e Lady Walton lasciarono Casa Cirillo e si trasferirono nella vicina nuova abitazione, La Mortella. Qui Susana s’impegnò,assieme all’architetto paesaggista Russel Page, nella creazione di un meraviglioso giardino, tutt’oggi considerato uno tra i più affascinanti del mondo.
Fu a La Mortella che il compositore lavorò al Concerto per Violoncello, commissionato dal violoncellista Gregor Piatigorsky. La prima esecuzione del Concerto si tenne presso la Royal Festival Hall di Londra nel Gennaio del 1957, alla quale tuttavia né il compositore né la moglie poterono assistere a causa di un incidente stradale , che li tenne bloccati in ospedale per un lungo periodo. “William agonized over a small radio, trying to hear the performance over the air from London, conducted by Malcom Sargent. Later, tapes were sent him of both the American première and the London performance.”
Ristabilitosi dall’incidente tornò a comporre nell’estate del 1957, questa volta su commissione della Cleveland Orchestra , per il cui quarantesimo anniversario scrisse la Partita for Orchestra . “It poses no problems, has no ulterior motives or meaning behind it, and makes no attempt to ponder the imponderable. I have written it in the hope that it may be enjoyed straight off, without any preliminary probing into the score. I have also written it with the wonderful players of the Cleveland Orchestra in mind, hoping that they may enjoy playing it.” Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta Walton si impegnò dapprima nella scrittura di un Gloria, per la Huddersfield Choral Society, e poi in quella della sua Seconda Sinfonia, commissionata e dedicata alla Royal Liverpool Philharmonic Society , “re-dedicated to the memory of George Szell” nel
1970. La struttura, al contrario della Prima Sinfonia in quattro movimenti, era tripartita: un primo movimento, in forma sonata, monotematico, un secondo intensamente lirico ed un terzo in forma di passacaglia,che fa seguire all’esposizione di un breve tema in ottave , dieci variazioni, un fugato ed una coda. Così scrisse della sinfonia il critico musicale Peter Heyworth : “The usual hallmarks of his music are here – the syncopated rhythmic mannerisms, the rising and falling sevenths that so often recall Elgar, and that strangely bittersweet orchestral palette. If the years have brought any change of emphasis, it is that Walton has come to accept the basically romantic roots of his idiom with increasing frankness.” Durante gli anni Sessanta la fredda distanza tra il compositore e la coppia Britten-Pears si andò lentamente riducendo; la scrittura di Anon in Love ne fu la dimostrazione. Walton compose queste sei canzoni per tenore e chitarra proprio per Peter Pears, che le eseguì per la prima volta nel 1960 all’Aldeburgh Festival, diretto da Britten.
Fu lo stesso Pears a consigliare poi la composizione di una commedia musicale che si basasse su un testo di Anton Chekhov. Walton realizzò così la sua seconda ed ultima opera The Bear, An Extravaganza in One Act per orchestra da camera e tre cantanti, su libretto di Paul Dehn. Nel 1969 Walton omaggiò infine Britten con la composizione per orchestra Improvisations on an Impromptu by Benjamin Britten, fondata su un tema del Concerto per pianoforte di quest’ultimo.
Il compositore aveva già sperimentato la scrittura di variazioni orchestrali nel 1963, con la composizione delle Variations on a theme by Hindemith, ispirato da un tema del secondo movimento del Concerto per Violoncello del compositore tedesco.
Numerose altre onorificenze collezionò poi in quel periodo, come il freeman honour dalla città natale di Oldham nel 1961, il titolo di accademico onorario dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e la prestigiosa la medaglia dell’Order of Merit nel 1967. Nuove commissioni arrivarono dalla New York Philarmonic, per il cui 125° anniversario scrisse il Capriccio
Burlesco, e dai Pinewood Studios, che lo vollero come autore delle musiche del film The Battle of Britain. Per il chitarrista britannico Julian Bream scrisse tra il 1970 e il 1971 le Five Bagatelles, trascritte poi per orchestra in occasione del 25 anniversario dell’apertura della Royal Festival Hall, con il nome di Varii Capricci .
All’età di settant’anni Walton, affettuosamente considerato il “ Grand Old Man” della musica inglese, continuò rigorosamente a dedicarsi al composizione. Tra il Luglio ed il Novembre del 1974 scrisse il breve lavoro corale Magnificat e Nunc dimittis, cui fece seguire nel 1976 la fanfara Roaring Fanfare e nel 1977 Façade 2, A Further Entertainment.
Nel 1980 accettò due commissioni dal violoncellista Mstislav Rostropovich, per il quale scrisse la Passacaglia per violoncello solo e Prologo e Fantasia, sua ultima composizione. Sir William Walton morì l’8 Marzo del 1983 a La Mortella. Qui sono conservate le sue ceneri, sotto una larga roccia chiamata “William’s Rock”, sulla quale la moglie Susana appose queste parole:
SING A SONG OF PRAISE
BELOVED AND REVERED MASTER
THIS ROCK HOLDS HIS ASHES
THE GARDEN HE SURVEYS
RUSSEL PAGE DESIGNED
TOGETHER WE HAPPILY
BROUGHT IT TO LIFE.
SUSANA
“ALL BLISS CONSISTS
IN THIS
TO DO AS ADAM DID”
TRAHERNE 1637-1674